“Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono., ». Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.” (Giovanni 8,51-59).
#Iosono
Le parole dell’Evangelo di Giovanni che meditiamo oggi ancora di più mettono in chiara luce questo scontro continuo con i Giudei che contestano questa intensa relazione di Gesù con il Padre.
“Chi credi di essere?” É questa la provocatoria domanda che i Giudei rivolgono a Gesù per contestare le sue affermazioni e i suoi insegnamenti.
E nonostante le profonde spiegazioni che Gesù rivolge ai suoi interlocutori, si ritrova non solo minacciato ma addirittura rischia di essere lapidato perché Egli pronuncia “Io sono”.
Che cosa ci vuole dire Gesù in questo brano evangelico? Ci vuole testimoniare che in tutta la vita umana c’è un oltre, c’è un di più a cui bisogna aprirsi.
Il Signore ci chiede di accoglierlo e di lasciarci accompagnare. In fondo il cammino di Quaresima è una occasione propizia per una conversione interiore ed esteriore, per riconoscere in noi la presenza del Signore.
In questo giorno, animati dalla Parola di D-o rivolta ad Abramo (Genesi 17,3-9), riconfermiamo la nostra alleanza con D-o pregando per Papa Francesco, affinché si ristabilisca presto.
Immagine: Cristo Pantocratore – Cappella Palatina Palermo