02/11/2017 – Commemorazione di tutti i fedeli defunti

“Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna” (Giovanni 5, 21-29)

Gesù parla spesso di vita! Nel solo vangelo di Giovanni incontriamo questo vocabolo in ben 49 versetti. Un giorno disse: “… io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Giovanni 10, 10).
Il Signore Gesù non pensa ad una vita vissuta all’ombra della morte: una vita che guarda continuamente al tempo che passa, alle cose che si perdono, alle occasioni mancate e a quanto ancora si vorrebbe ancora avere, provare, apprezzare prima dell’inevitabile fine. Il Signore Gesù pensa, ad una vita che gusta già ora la gioia di far parte del regno del Padre. Una vita da figli, vissuta pienamente nella casa che Dio condivide con noi, illuminata dalla sua presenza (Parola ed Eucaristia) e dalla prossimità a tanti fratelli (carità). Ascoltare la parola di Gesù e credere ad essa vuol dire avere la vita eterna sin da ora e quindi porsi anche di fronte alla morte con un atteggiamento completamente diverso. Il credente sa come trasformare la morte o in un atto d’amore o in un atto di profondo affidamento al Padre.
Essere del Padre in ogni cosa: nella salute e nella sofferenza, nella luce e nelle tenebre. Questa è la nuova vita che Gesù ci dona e che nessuno, nemmeno la morte, può toglierci mai.

Noi crediamo in te Signore della vita! Crediamo nella vita eterna, crediamo che tu sei la risurrezione e la vita. Ma tu o Signore, aumenta la nostra fede.

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