Comunità
É la prima parola che ho in mente da giorni per tentare di guardare l’orizzonte del futuro che già oggi dobbiamo costruire. Mi pare che, in questo nostro tempo, manchi pensosità e visione. Vorrei tentare di lanciare una freccia positiva sul futuro che ci aspetta.
Ebbene comunità è la prima grande sfida del futuro dei nostri territori.
Quasi una coincidenza leggo oggi sul Giornale di Vicenza due mega titoli in prima e in ottava pagina sul progetto di 15 in provincia di Vicenza e 105 in Veneto “case di comunità”.
Premesso che non mi piacciono gli slogans, tuttavia l’idea mi stimola.
É importante costruire hub (come si usa dire oggi), “case di comunità”. Non sono novità le co-housing e altre forme di residenzialità condivise e solidali per le cure territoriali.
C’è una premessa che mi permetto di sottolineare. La questione delle “case di comunità” meriterebbe una riflessione a monte sul senso di essere e vivere una dimensione di “comunità”.
Essere e costruire comunità significa avere una prospettiva di convergenza e di alleanze nella realtà del mondo delle associazioni di società civile, del terzo settore, dell’imprese profit, delle amministrazioni locali.
Parlerei di un processo che richiede pazienza e condivisione nel costruire questo progetto. Un progetto tutt’altro che scontato da attuare, nell’attuale contesto, che oggi più di ieri vede gli interessi particolari preminenti rispetto ai beni comuni.
Comunque tornando alla proposta di “case di comunità” a livello di governo regionale, non possiamo partire metodologicamente dalla vetta ma dalla base. Il progetto “case di comunità” chiede di partire dal base. Altrimenti il rischio é di non arrivare all’obiettivo e spendere soldi per niente.
Due domande conclusive: non pensano le autorità che non sia semplice la gestione di queste “case di comunità”? E poi queste case di cura sono prerogativa del solo sistema sanitario?
Vorrei ricordare che il percorso sociale e di welfare del nostro Veneto è caratterizzata storicamente dal “socio” sanitario. Chi orecchi per capire, capisca!