15/09/2019 – 3ª Domenica dopo il Martirio di S. Giovanni

“Da me non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà ma la volontà di colui che mi ha mandato”.

(Giovanni 5,25-36)

Ancora una volta non dobbiamo dimenticare che la Domenica celebra la salvezza già realizzata dalla croce di Gesù, che proprio ieri abbiamo ricordato. La volontà finale di Dio è questa: la nostra salvezza! Noi siamo dei salvati! E Gesù è stato mandato per questo!

Detto ciò, che è il cuore di tutto, non dobbiamo dimenticarci che ciascuno di noi ha una responsabilità (da respondeo= rispondere), cioè deve dare una risposta a questo regalo offerto: Dio non ci chiede nulla in cambio, ma siamo noi che attraverso l’uso che facciamo della nostra vita rispondiamo a Lui. Ecco perché Gesù dice che non può “far nulla” (Gv 5,30), e può solo “giudicare quello che ascolta e il suo giudizio è giusto” (v.30); siamo noi che viviamo la nostra vita!

E non siamo spacciati, tuttavia, perché Lui non ci lascia soli. Se fossimo soli e dovessimo contare sulle nostre forze, veramente saremmo “persi” per tutti gli errori, le mancanze, i dubbi, le incoerenze… da sempre, fin nell’Antico Testamento, anche Isaia ricorda che Dio è disposto a “cancellare i misfatti per amore di se stesso” (Isaia 43,25), il Signore ci soccorre, ci dona la benedizione, ci offre il suo spirito (Is 44,2-3).

Talvolta, però, sono gli errori degli altri, il male che gli altri ci procurano a rallentare la nostra vita, a renderla faticosa o pesante…allora, ricordiamoci quanto dice la seconda lettura di oggi: “pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé un così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo” (Eb 12,3).

L’invito bello e incoraggiante di oggi è “tenere fisso lo sguardo su Gesù”: egli è luce per il nostro cammino, forza nella debolezza, misericordia e dolcezza verso di noi e verso tutti i peccatori, sostegno nella difficoltà. La nostra vita e quella degli altri assumono una nuova luce viste dalla prospettiva d’amore della Croce da cui Lui ci guarda!

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