Luca 2, 22-40“Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.”Mi piace questo versetto del Vangelo di oggi perché dice molto dell’umanità di Gesù. Se dal racconto evangelico della nascita a Betlemme si percepiscono la fragilità e la semplicità di una piccola vita da neonato, qui, secondo me, viene rievocato un periodo altrettanto importante umanamente, i primi anni di crescita.Gesù è come tutti gli altri bambini che quando sono molto piccoli dipendono dai genitori ma che allo stesso tempo compiono i primi passi nella formazione di un nuova persona!Il richiamo alla crescita e alla fortificazione mi ricordano il mio nipotino, di un anno e mezzo, che in questo periodo sta imparando a camminare. Anche Gesù deve aver provato la sua “forza fisica” , provando a fare 10 passi per andare dalla mamma o dal papà.. e il giorno dopo 20! Anche Gesù deve aver sviluppato la sua curiosità di bambino, crescendo anche in senso psicologico e affettivo!Mi piace poi che Gesù fosse “pieno di sapienza”. La Sapienza è uno dei doni dello Spirito Santo, insomma, non cosa da poco! Mi sono informata leggendo qua e là sul significato del termine: sapienza non significa propriamente sapere, e non è del tutto uguale all’intelligenza. Il verbo latino “sàpere” allude al gusto delle cose, sapio = io gusto.Tutti istintivamente cerchiamo il gusto della vita! Gesù stava imparando sicuramente a conoscere il sapore di Dio, a gustare Dio!Mi sto accorgendo proprio in questo periodo di quanto sia importante imparare a gustare i momenti in cui sono alla presenza del Signore.E’ bello anche che il Vangelo si concluda con “e la grazia di Dio era su di lui”, dove si può vedere la reciprocità nella relazione tra Padre e Figlio: Gesù imparava a gustare la presenza di Dio nella sua vita e il Padre, a sua volta, lo riempiva di favore, cura e amore.“Gustate e vedete quant’è buono il Signore” (Sal 33,9)