02/05/2019 – Giovedì della 2ª Settimana di Pasqua – S. Atanasio

“Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di D-o rimane su di lui.” (Giovanni 3,31-36).

L’ultima parte del capitolo terzo dell’Evangelo di Giovanni sottolinea alcune espressioni di grande profondità spirituale e teologica.

La questione di fondo é la stretta relazione tra Padre e Figlio. In queste poche righe Giovanni descrive il senso di questa relazione intensa. L’eredità che il Figlio riceve é totale e per questo il Figlio obbedisce al Padre.

Ancora una volta apprendiamo che é la vita, la vera eredità di ogni uomo. La sfida per noi é credere, mettere fiducia in questa testimonianza di fedeltà a questa unione tra il Padre e il Figlio.

Capiamo da questa Parola che obbedire a D-o significa obbedire alla vita. 

Questa insistenza del continuo riferimento alla vita da parte di Giovanni ci aiuta a credere e a riconoscere la presenza di D-o, l’Altissimo, nella vita quotidiana.

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