02/11/2019 – Commemorazione di tutti i fedeli defunti

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Giovanni 5,21-29

“…In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.  (…) Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene, per una risurrezione di vita e quanti fecero il male, per una risurrezione di condanna. Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”.

Alzi la mano chi non sente una certa fatica nell’affrontare in questi giorni lo spinoso tema delle “cose ultime”, della morte e della resurrezione che la Chiesa, da perfetta madre e maestra, ci fa meditare in modo speciale nella festa liturgica dei Santi e della commemorazione dei defunti…
Eppure da questo brano si può ricavare una indicazione assai consolante per ottenere una “resurrezione di vita e non una resurrezione di condanna”: occorre metterci davanti a Gesù, relazionarci direttamente con Lui poiché Egli è il tramite fra noi e il Padre, le creature e il creatore.

La tensione all’infinito, all’eterno che ci abita il cuore, e che pur con tutti gli sforzi che facciamo non riusciamo mai a mettere realmente a tacere, è il segno della nostra figliolanza, di Dio che ci ha fatti e che ci richiama a sé… che non raggiunge mai un reale compimento.

Ma non è automatico il passaggio tra le sue braccia: dobbiamo dare la mano a Gesù, ascoltare il Padre come Lui ha fatto, parlare col Padre come Lui, rendere presente ai fratelli l’amore del Padre come Lui.
È tutta questione di amore, sempre.
È tutta questione di relazione, sempre.

Come ti immagini il rapporto tra Gesù ed il Padre?
Come vivi la fede nella risurrezione?

Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all’ira e ricco di grazia.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature. (Sal 144)

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