“Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto.” (Giovanni 6,30-35).
L’Evangelo di Giovanni che ci accompagna in questo periodo pasquale é ricco di riferimenti per consolidare la nostra fede nel Maestro, in Gesù il Figlio del D-o vivente.
Oggi la Parola dell’Evangelo ci aiuta ad accogliere la presenza dello Spirito Santo Paraclito che é per noi la presenza di D-o nella nostra vita. É il dono che Gesù ci ha consegnato per avere fede nella sua presenza che continua dopo la resurrezione.
Nello Spirito si esprime la verità della testimonianza che Gesù, mandato dal Padre, ci ha donato la vita.
Nel medesimo tempo il brano evangelico di Giovanni ci invita a non avere paura, ad avere coraggio nell’affrontare il futuro. La fede sarà provata dall’essere scacciati dalle sinagoghe, talvolta dal martirio.
Ma il Signore Gesù ci ricorda che il motivo di tutto questo é legato alla non conoscenza del Padre e di egli stesso. Nella Trinità possiamo quindi cogliere il volto di un D-o che non si é risparmiato pur di farsi conoscere, perfino donando la vita del Figlio, cioè di Egli stesso.
Forse noi non riusciamo a cogliere fino in fondo la presenza di D-o nella nostra vita e nella nostra storia. La presenza dello Spirito che é vita ci testimonia ogni giorno che il Buon D-o é in noi, in ogni momento. Il Signore si fa trovare nella nostra vita. Questo é il messaggio della resurrezione.