03/08/2019 – S.Pietro Giuliano Eymard

Luca 1, 5-17

Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua
preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto.”

Il primo messaggio dell’angelo di Dio a Zaccaria è: “Non temere!”. Fino ad oggi, Dio causa ancora paura a molte persone e ancora oggi il messaggio continua ad essere valido “Non temere!”

Subito l’angelo aggiunge: “La tua preghiera è stata ascoltata!” Nella vita, tutto è frutto della preghiera! Zaccaria rappresenta il Vecchio Testamento. Lui crede, ma la sua fede è debole. Dopo la visita, rimane muto, incapace di comunicare con le
persone. Il modo con cui si era rivelato fino a quel momento il progetto di salvezza, noto a Zaccaria, aveva esaurito tutte le sue risorse, mentre Dio stava dando inizio ad una nuova fase.

Nell’annuncio dell’angelo appare tutta l’importanza della missione del bambino che nascerà e che si chiamerà Giovanni: “Non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre”, cioè, Giovanni sarà una persona totalmente consacrata a Dio ed alla sua missione.

 

Ti ringraziamo, o Padre, per questa Parola che ci invita ad accogliere il lieto annuncio che Tu semini nella nostra vita. Dona anche a noi, come a Zaccaria ed Elisabetta, di sperimentare una nuova e imprevista fecondità che nasce dall’accoglienza del Tuo Spirito, che fa nuove tutte le cose.

 
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