04/01/2019 – Venerdì prima dell’Epifania

Luca 3, 23-38

Il Signore Gesù, quando cominciò il suo ministero, aveva circa trent’anni ed era figlio, come si riteneva, di Giuseppe, figlio di Eli, figlio di Mattat, figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Innai, figlio di Giuseppe, figlio di Mattatia, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggai, figlio di Maat, figlio di Mattatia, figlio di Semein, figlio di Iosec, figlio di Ioda, figlio di Ioanàn, figlio di Resa, figlio di Zorobabele, figlio di Salatièl, figlio di Neri, figlio di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmadàm, figlio di Er, figlio di Gesù, figlio di Elièzer, figlio di Iorim, figlio di Mattat, figlio di Levi, figlio di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe, figlio di Ionam, figlio di Eliachìm, figlio di Melea, figlio di Menna, figlio di Mattatà, figlio di Natam, figlio di Davide, figlio di Iesse, figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Sala, figlio di Naassòn, figlio di Aminadàb, figlio di Admin, figlio di Arni, figlio di Esrom, figlio di Fares, figlio di Giuda, figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abramo, figlio di Tare, figlio di Nacor, figlio di Seruc, figlio di Ragàu, figlio di Falek, figlio di Eber, figlio di Sala, figlio di Cainam, figlio di Arfacsàd, figlio di Sem, figlio di Noè, figlio di Lamec, figlio di Matusalemme, figlio di Enoc, figlio di Iaret, figlio di Maleleèl, figlio di Cainam, figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio.

Il brano del Vangelo di oggi, ad un primo sguardo, può apparire poco significativo e può sembrare solamente uno sterile elenco di nomi. Tuttavia, questo brano nasconde un significato profondo ricco di bellezza e di amore: ci ricorda infatti che Gesù, che si fa uomo, entra a far parte della storia degli uomini. La genealogia di Gesù ci mostra come Gesù si inserisce nella storia di Israele e addirittura in una famiglia, quindi Egli entra pienamente nella condizione umana.

Inoltre, vediamo che la genealogia di Gesù risale fino ad Adamo, il primo figlio di Dio, il cui nome significa proprio “uomo terreno, umanità”. E’ interessante notare come l’evangelista Luca scelga di risalire fino ad Adamo, mentre ad esempio l’evangelista Matteo si fermi ad Abramo. Luca sottolinea quindi ancor di più l’umanità di Gesù e il suo radicarsi nella storia dell’uomo.

Anche noi oggi potremmo ripensare alla nostra personale storia, a come anche noi siamo stati inseriti in una storia e la nostra fede sia nata e cresciuta nella nostra famiglia.

Sarebbe bello ricordare nella preghiera di oggi coloro che per noi sono stati padri e madri, non solo di sangue ma anche padri e madri nella fede, e che ci hanno accompagnato nel cammino compiuto fino ad oggi. Il nostro cammino, infatti, non sarebbe certamente stato lo stesso se non fossimo stati anche noi parte di una storia e di una famiglia.

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