05/03/2019 – Martedì dell’8ª Settimana del Tempo Ordinario

“In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».” (Marco 10,28-31).

Pietro é rimasto deluso e preoccupato insieme agli altri discepoli dopo che Gesù ha dichiarato che chi é attaccato alla ricchezza non trova la possibilità di salvarsi. Pietro ha dei dubbi a seguire Gesù perché ha lasciato tutto.

Non c’é futuro se a causa della ricchezza non c’é possibilità di salvezza. É questo il dramma di Pietro e dei suoi compagni. Essere attaccati alle cose é normale. L’aver seguito Gesù ha voluto dire lasciare tutto, ma quale sarà il futuro?

Gesù dimostra molta tenerezza e consolazione verso i suoi discepoli, perché  vero é che c’é molto da fare e si andrà incontro a difficoltà, ma la Parola, il seguirlo darà comunque occasioni, incontri, e anche persecuzioni che moltiplicheranno la gioia e la fedeltà in questo cammino. Quello che conta é lo sguardo sul Signore.

Quelli che credono di essere i primi, cioè i farisei, gli scribi, i dottori della legge, saranno ultimi nello scoprire la presenza di D-o. Al contrario di Pietro e dei discepoli che troveranno, nel loro cammino, la presenza di D-o.

La lezione che ci viene data dall’Evangelo di oggi, che ormai precede il tempo quaresimale, é quella di non disperare mai, ben sapendo che nella logica di seguire Gesù, il cammino non sarà facile. Sarà importante sapere che D-o é con noi, al nostro fianco, attraverso il figlio Gesù.

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