06/07/2019 – Sabato della 13ª Settimana del Tempo Ordinario

“Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».” (Matteo 9,14-17).

Sono i discepoli di Giovanni Battista e i farisei che interpellano Gesù sulla pratica del digiuno. Infatti i discepoli di Gesù sono “indisciplinati”, potremmo dire, perché non rispettano i precetti previsti dalla Legge mosaica.

In Gesù riconosciamo la capacità di dare un senso e valore al cammino che sta facendo con i suoi discepoli. Bisogna avere la pazienza dei tempi lunghi e della graduale presa di coscienza. I discepoli di Gesù hanno bisogno di rendersi conto del senso del cammino ed anche del senso del sacrificio.

Ma Gesù non si limita a questo per motivare i mancati digiuni dei suoi discepoli. La sua missione é diversa rispetto a quella dei discepoli di Giovanni Battista e dei farisei.

La proposta di Gesù é nuova, totalmente nuova e non é un rimescolare le carte ma un nuovo modo di riconoscere la presenza misericordiosa del Signore, un nuovo annuncio.

Abbiamo bisogno anche noi di rinnovare il nostro cammino di fede nel Signore, non con l’idea di applicare delle pratiche, anche buone, o di rispettare i precetti, importanti per vivere. Abbiamo bisogno di ridire il nostro “si” al Signore con convinzione e con l’impegno di seguirlo sul serio, ogni giorno.

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