“Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.“ (Luca 1,26-38).
L’annunciazione rappresenta l’avvio di una nuova storia di fede che suscita per Maria, ma anche per noi, l’inizio di un cammino alla luce della presenza del Signore.
Ci sono tre parole che ci colpiscono nell’Evangelo di oggi. La prima parola è grazia. Maria ha trovato accoglienza e vien abitata dallo Spirito del Signore.
La seconda parola è ombra: Maria viene coperta dall’ombra dell’Altissimo. È una espressione spiritualmente ascetica che è risposta al “sì” di Maria. É un “si” generativo ad una chiamata, ad una vocazione di maternità spirituale ed umana.
Ed infine sterile. La sterilità ë una situazione che non genera vita. La vita è possibile nell’impossibile grazie alla presenza del Signore che si fa abitare nella preghiera, che ci sostiene accompagnando i nostri giorni.