08/02/2019 – S. Girolamo Emiliani

Marco 7, 1-13
“Si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate […]lo interrogarono: “Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?” Ed egli rispose loro: “Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. E aggiungeva: “Siete davvero abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione” … annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte”.

Precetto/cuore …
Non posso non pensare a tutte le volte che anche noi (e le nostre comunità) siamo come i farisei, più legati al dovere, alla forma, a ciò che si ritiene giusto, che non al cuore. I farisei sono così legati alla legge da esserne accecati: il rispetto della norma impedisce loro di vedere la grandezza di Gesù e la novità del suo messaggio; essi non si accorgono che il discepolato è “totalmente altro”.

“E di cose simili ne fate molte …”:  ci ammonisce con severità e senza mezzi termini Gesù. É come se ci dicesse: quante volte siete così abili nell’anteporre la vostra volontà, il vostro pensiero, le vostre convinzioni alla Parola di Dio.
Quante volte siete così abili nel trovare giustificazioni plausibili a comportamenti sbagliati …
Quante volte vi dite cristiani, ma il vostro comportamento non è coerente con la vostra fede …

Il radicare ogni nostro agire a partire dalla parola di Dio, il verificare ogni nostra azione o omissione a partire dal Vangelo potrebbe davvero essere un allenamento a quella coerenza di vita così difficile da raggiungere, perché “Là dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore” (Cfr. Mt).

La preghiera che voglio affidare oggi al Signore è che, pur nella difficoltà della coerenza, mi aiuti sempre ad accorgermi degli errori, per poter rimediare. Chiedo per me e per tutti i cristiani un cuore capace di vedere sempre nell’altro il suo volto.
“Avevo fame … e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato …”

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