08/10/2021 – Venerdì della 27ª Settimana del Tempo Ordinario

“Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.” (Luca 11,15-26).

Gesù ha insegnato ai suoi discepoli a pregare il Padre Nostro. Ha aiutato i suoi a chiedere al Padre con insistenza, perché a chi bussa Egli apre sempre la porta.

L’Evangelo di oggi scompagina i nostri pensieri. Gesù ha guarito una persona da un demonio muto attraverso un esorcismo. Alcuni non capiscono l’azione di Gesù e lo accusano di scacciare i demoni in nome di  Beelzebùl.

L’accusa è una sorta di anatema contro Gesù. Egli viene accusato di non essere espressione della fede nel D-o di Israele.

In verità Gesù argomenta il suo pensiero facendo presente che il suo agire non è per la divisione. Beelzebùl combatte per il male perché la divisione nella sostanza produce conflitti, guerre e male.

In questo passo evangelico, così difficile da capire, Gesù sembra accettare una sorta di duello, riconoscendo che nella nostra natura umana il bene e il male si confrontano ad ogni istante.

L’espressione evangelica di Gesù ci rincuora: “Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.”

Gesù é comunque tranciante nella suo pensiero: o si è con lui o contro di lui, non ci sono mezze misure.

Cogliamo da questo Evangelo un impegno: quello di non essere tentennanti ma convinti, pur con le nostre fragilità e le nostre fatiche, riconoscendo che il Signore é al nostro fianco.

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