“In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.” (Giovanni 12,24-36).
Nella ricorrenza di San Lorenzo diacono e martire, la liturgia ci presenta un breve brano dell’Evangelo di Giovanni. Questo brano, pur contenuto, apre almeno tre spiragli significativi nella nostra meditazione quotidiana. Sono tre verità da vivere nella nostra vita per essere nel Signore e riconoscere la sua presenza in noi.
La nostra fede ci chiede di dare un indirizzo deciso e convinto verso la testimonianza di ciò che la Parola ci dona, di ciò che Gesù il Cristo ci ha donato nell’amore che ci salva.
La prima verità é che per portare frutto dobbiamo morire a noi stessi, alle nostre pretese, alle nostre costruzioni, al bastare a noi stessi. Morire ha senso solamente se moriamo per l’altro, morire donando.
La seconda verità riguarda la nostra vita. Perdere la vita vuol dire non vivere da martiri, ma sapere che la nostra vita é preziosa, é il bene più prezioso che abbiamo ricevuto. Essa va custodita, donandola. Solo così possiamo conquistare la pienezza di vita e di noi stessi.
La terza verità é la conclusione delle altre due. Seguire il Signore é lo scopo di ogni credente, nella libertà. La fede si conquista in un cammino costante. Nel servizio noi siamo nel Signore.
Che il Signore ci faccia scoprire ogni giorno queste tre verità.