“In quel tempo. Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò
dal Signore Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto».” (Giovanni 3,1-7)
Nicodemo era un uomo buono ma era inquieto, non capiva. Il suo cuore era nella notte. Una notte che lo porta ad avvicinarsi a Gesù per “chiedere spiegazioni ma riceve una risposta che non capisce”. Il suo chiedere ulteriori indicazioni (“Ma come può nascere un uomo quando è vecchio?) sembra quasi ironico, invece è l’espressione di un grande tormento interiore (Papa Francesco). Gesù allora spiega che si tratta di un passaggio da una mentalità a un’altra, di un cambio di prospettiva, come quando si vede un paese dall’alto della montagna. Seguire Gesù non è rimanere imprigionati nelle regole della religione, come facevano i farisei, ma lasciarsi condurre dallo Spirito, seguirne la voce, senza conoscere dove finirà ma certi che è lui che ci conduce. Senza questa “libertà di Spirito” anche i cristiani rimangono schiacciati sulle dottrine e sulle regole. Servono invece cristiani che annuncino Gesù cosi come è venuto con la sua concretezza, con il suo amore per tutti, con la sua libertà senza sottomettersi alla corruzione e senza cedere ai compromessi.
Aiutaci, Signore, ad essere come Nicodemo, cioè a sapere “andare da Gesù” anche nella nostra “notte”, certi che in Lui c’è la risposta vera alle nostre domande.