11/11/2022 – S. Martino di Tours

“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.»” (Luca 17,26-37).

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Il passo evangelico di Luca che racconta il dialogo tra Gesù e i discepoli, ci lascia sconcertati. C’è un tono apocalittico nelle parole di Gesù.

Il profilo del discorso del Maestro è quello di richiamare la responsabilità di cogliere i segni della presenza del Signore ma anche di non essere distratti dalle logiche del mondo senza dare per scontato che bisogna essere vigilanti per non farsi risucchiare dal maligno.

C’è una frase di Gesù che è intrigante anche per noi oggi: “Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.” Attaccarsi alle cose, perfino alla stessa vita, non ci aiuta a cogliere l’essenziale della vita stessa.

Tutto questo ci fa pensare che il nostro impegno deve essere quello di non bastare a noi stessi ma di avere il coraggio di affrontare la vita con generosità e spirito di servizio.

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