12/06/2020 – Venerdì, Settimana della I domenica dopo Pentecoste

Luca 4, 42-44

In quel tempo. Sul far del giorno il Signore Gesù uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

Quante volte anche noi abbiamo il desiderio di tenere la buona novella del Signore solo per noi? Quante volte pensiamo che “ce lo siamo meritato” perché abbiamo faticato per Lui, nel servizio nelle nostre comunità o sforzandoci di vivere la nostra quotidianità secondo i suoi insegnamenti?

Eppure la logica del Signore è diversa dalla logica di noi uomini e donne, il suo sguardo su di noi allarga i nostri orizzonti. L’insegnamento di Gesù infatti non risponde alla regola per cui “tanto abbiamo dato e tanto meritiamo”, ma anzi, spesso, sono proprio i peccatori che ricevono con maggior intensità l’amore del Signore e il suo perdono. Pensiamo alla parabola del figliol prodigo…

E noi.. siamo in grado di donare incondizionatamente il nostro amore, non solo a chi ci ama, ma anche e soprattutto a chi compie verso di noi qualche forma di ingiustizia?

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