“Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.” (Luca 12,1-7).
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Potremmo dire, senza bisogno di essere smentiti, che Gesù da un tocco diverso alla sua missione e alla sua predicazione.
Tutto avviene e avverrà in modo limpido e chiaro, sapendo che ogni cosa, ogni persona sono frutto della benevolenza del Signore dalla Creazione sino ad oggi e nei tempi futuri.
Il dovere di essere trasparenti è di dare pane al pane vino in vino. Essere trasparenti come l’acqua significa donare con atteggiamenti di umanità.
Ma c’è un di più di pienezza. Ogni cosa di noi ha un senso e una prospettiva. Cinque passeri per due soldi fanno il numero della pienezza: il sette.
E la pienezza ci fa capire, pur nella fatica di avere fede, di non aver paura. La paura che ci deve preoccupare é quella di perdersi nella Geènna, ovvero nell’ ignoto della oscurità dei nostri peccati, di bastare a noi stessi.
Chiediamoci allora che cos’è per noi la trasparenza? Siamo capaci di testimoniare la nostra fede senza veli?