15/01/2022 – Sabato della 1ª Settimana dopo l’Epifania

Matteo 5,17-19

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i
Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.

 

In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.

 

Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.

 

Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Questo brano in realtà non termina qui. C’è un altro versetto che recita così: “Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli”.
Gesù non vuole che si osservino solo i precetti indicati dai teologi del tempo (gli scribi) e nemmeno l’osservanza praticata dai farisei. Egli vuole una giustizia più abbondante e vuole che quella giustizia predicata sia osservata, vissuta da parte di chi la indica agli altri, perché oltre all’insegnamento a parole conta molto l’esempio che si dà al nostro prossimo; per citare un detto non si può “predicare bene e razzolare male”!

Quanto conta l’esempio per essere davvero credibili come uomini e donne convinti che solo seguendo il Vangelo si possa guadagnarsi un angolino nel Regno dei Cieli!!

Ma come non è sempre facile osservare gli insegnamenti del Vangelo senza mai cadere nell’errore, così non lo è insegnare, cioè essere di esempio.
Però Dio conosce le nostre debolezze, sa che siamo fragili e incostanti e che ogni volta dobbiamo ricominciare e riaggiustare la nostra strada se si è formata qualche buca, sempre disponibili a ritornare sul giusto tracciato quando ci si accorge di aver deviato.

Occorre sforzarsi di obbedire all’insegnamento di Gesù per essere di esempio, altrimenti la vita non ha scopo, non è lievito, non è sale.
Essere piccoli o essere grandi nel Regno dei cieli dipende da quanto siamo disposti a giocarci qui e ora, in famiglia, in parrocchia, con i vicini e con i lontani.
Poi saranno la costanza e l’aiuto dello Spirito Santo a sostenerci nell’osservare e nell’insegnare i precetti di cui ci parla Gesù.

 

O Dio, che riveli la pienezza della legge nella giustizia nuova fondata sull’amore,
fa’ che il popolo cristiano sia coerente con le esigenze del Vangelo,
e diventi per ogni uomo segno di riconciliazione e di pace. 
Amen

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