16/03/2023 – Giovedì della 3ª Settimana di Quaresima

, 25-34

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?

 

 

Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate?

 

 

Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?

 

 

Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.

 

Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

 

 

Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

#maleDelNostroTempo #giustoPeso #affidamento #ogniGiorno

Continua in questo sesto capitolo di Matteo la serie di indicazioni che Gesù consegna ai suoi uditori come un sentiero certo da seguire, per giungere alla meta cui ciascuno anela: una vita compiuta e felice.

In particolare, ciò che affronta in questo brano riguarda un male che sta intossicando il nostro tempo e del quale tutti noi facciamo quotidiana esperienza: la preoccupazione, che ad essere sinceri fino in fondo, nei nostri giorni è diventata ansia.

“Chi si pre-occupa è uno che vive sempre un passo avanti rispetto alla vita e quindi non ha il tempo di gustarla. Chi si pre-occupa è uno che vive con l’ansia di cosa dovrà accadere e non con la gratitudine di ciò che accade. Dovremmo imparare un po’ tutti ad occuparci e non a pre-occuparci. Dovremmo tornare alla realtà e al presente”.

Queste parole di Don Epicoco non invitano certo all’irresponsabilità davanti alle necessità che si presentano ogni giorno e alle quali siamo chiamati a far fronte: Gesù ci insegna un modo di affrontarle senza lasciarci inghiottire, dando loro il giusto peso e soprattutto tenendo fisso lo sguardo su di Lui per riconoscere la sua presenza in ogni istante e vivere la dimensione dell’Affidamento.

Penso sia una delle cose più ardue da imparare, impregnati come siamo di efficientismo e falsa autonomia… Se fossimo sinceri con noi stessi, potremmo scoprire la bellezza di lasciarsi condurre “da un Altro insieme agli altri”. E’ liberante!!

A ciascun giorno basta la sua pena”. E ogni giorno possiede la sua grazia! Apriamo gli occhi per non farla passare invano!

Articolo precedente15/03/2023 – Mercoledì della 3ª Settimana di Quaresima
Articolo successivo16/03/2023 – Giovedì della 3ª Settimana di Quaresima