18/01/2019 – Cattedra di S. Pietro

Matteo 16,13-19

Il Signore Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Nel brano di Vangelo di oggi, Gesù sembra voler quasi interrogare i discepoli: “La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”, “E voi chi dite che io sia?”. E Pietro non si fa cogliere impreparato e, fidandosi, afferma con certezza “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente.” A queste parole, Gesù chiama Pietro beato perché “né carne né sangue” hanno rivelato a Pietro chi è Gesù, eppure, con grande fiducia, Pietro riconosce la grandezza del Signore.

E non solo… Gesù riconosce a Pietro un grande valore, “tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa”. La Chiesa del Signore, fondata sulla pietra, resisterà anche alle forze degli inferi. Allo stesso tempo però Gesù investe Pietro anche di una grande responsabilità: “A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.

Riportandoci alla nostra vita, cosa risponderemmo noi se ci chiedessero chi è Gesù? A differenza di Simon Pietro, noi abbiamo avuto l’opportunità di venire dopo la rivelazione di Gesù e di essere accompagnati nel nostro cammino dalla Chiesa intera. Eppure saremmo in grado di affermare con così assoluta certezza che Gesù è il figlio del Dio vivente?

Inoltre, anche a noi il Signore ha affidato una grande responsabilità, basti pensare a tutti i talenti che ci ha donato…

Siamo in grado di fare buon uso dei talenti che il Signore ci ha affidato? E siamo in grado di spenderli per il prossimo?

Preghiamo per l’unità di tutti i cristiani, uniti dalla fede in Cristo, Figlio del Dio vivente.

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