“Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.” (Marco 3,7-13).
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La barca negli Evangeli ha varie funzioni. É il luogo del lavoro e del sostentamento dei discepoli. É il luogo del sonno di Gesù con il mare in tempesta. É il luogo delle traversate e delle paure. É lo strumento per spostarsi. É un anfiteatro per proteggere la predicazione di Gesù.
Nel passo evangelico di oggi la barca consente a Gesù di annunciare la buona notizia e coinvolgere tanta gente alla conversione. La gente viene da Gesù provenendo da vari territori, perché attratta da Gesù che guarisce e con la sua Parola dà speranza.
In verità scopriamo che, con una espressione colorita e farcita di sicurezza, siamo tutti nella stessa barca. La barca é il simbolo della umanità che lotta per resistere alle tenebre delle profondità marine del male.
Nella barca di Gesù viviamo la speranza. Ci aspetta un impegno concreto: quello di condividere la navigazione e di trovare sempre un approdo.