20/01/2021 – S. Sebastiano

Mc 3, 31-35
Giunsero la madre e i fratelli del Signore Gesù e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

Oggi troviamo Gesù circondato da una folla intenta ad ascoltarlo: coloro che gli sono accanto non aspettano altro di ricevere una PAROLA che dia senso alla loro vita e che illumini il loro cammino.
Gesù coglie l’occasione per porre una domanda, pone al centro dell’attenzione una questione importante: chi può essere considerato così vicino a lui da essere chiamato fratello o addirittura madre? Si fa riferimento ad una relazione intima, profonda che denota confidenza e fiducia.

Il fulcro della risposta riposa nella capacità di agire secondo la volontà di Dio, essere capaci di mettere in mano a Lui ogni speranza e ogni decisione: non si tratta di perdita della propria libertà che anzi viene ancor di più valorizzata.

Gesù ci presenta Dio come padre, come Colui che lascia all’uomo la libertà di scegliere, ma che lo accompagna con il suo immenso amore. Con delicatezza paterna, Dio chiede a noi il permesso di poter raggiungere il nostro cuore, ci mostra un Amore incondizionato e premuroso.

Gesù mostra quale sia la via per seguirlo: ascoltare in primo luogo la sua Parola, creare un legame sempre più profondo con Lui, essere capaci di farlo entrare nella propria vita fino ad assumerne i sentimenti: questo è il cammino che viene indicato a ciascun uomo per gustare appieno la propria vita e renderla un capolavoro.

Lasciare che Gesù entri nel nostro Cuore e ci accompagni e si affianchi a noi nelle vicende che siamo chiamati ad affrontare quotidianamente.

Il punto di riferimento è la preghiera “Pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa infatti è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi” (1 Ts 5,17): viene indicato da Paolo e ciò che viene suggerito anche dalla tradizione cristiana orientale che con la preghiera del cuore mostra una possibilità di dialogo con Gesù ripetendo con fiducia una semplice frase: “Signore Gesù Cristo Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”.

Lasciamoci guidare da queste parole e ci scopriremo sempre più vicini a Gesù.

 
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