“Non vi è alcun dubbio che grande è il mistero della vera religiosità:
egli fu manifestato in carne umana e riconosciuto giusto nello Spirito, fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, fu creduto nel mondo ed elevato nella gloria.” (1Timoteo 3,14-16).
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“Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli” (Luca 7,31-35): queste parole finali dell’Evangelo ci indicano la direzione di senso della missione di Gesù e quella che noi, oggi, siamo impegnati ad attuare.
La Sapienza é saperci affidare alla forza dello Spirito che nella Resurrezione di Gesù abbiamo ricevuto in dono.
La lettera a Timoteo sintetizza il senso della religiosità, del credere nel Signore, nel riconoscere la sua presenza nell’umano che ci riguarda e che non ci appartiene se non attraverso il mistero della fede.
Questi passi delle Scritture fanno trasparire la necessità di un cammino esigente di fede e di vita comunitaria. Non possiamo ridurre la fede nel Signore a slogan da un lato o ad indifferenza dall’altro.
Immagine: Vincent Van Gogh – ‘Notte stellata’ – 1889 – (Saint-Rémy, giugno 1889); olio su tela, Museum of Modern Art, New York.