“E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.” (Giovanni 6,35-40).
Gesù è il pane di vita. É questa l’espressione evangelica che ci colpisce ogni volta perché ci porta alle radici della storia millenaria dei credenti nell’unico Signore. C’è un pellegrinaggio umano e spirituale che ci accompagna sempre.
É un lungo cammino dove il pane non é sostentamento fisico è strumento per riconoscere la presenza di D-o nella nostra vita.
Ci è stato indicato un passaggio straordinario: dalla manna caduta dal cielo nel deserto per dono di D-o, al pane per sfamare le nostre speranze di riscatto e di resurrezione proprio attraverso la vita del Figlio di D-o, Gesù
La grande questione di fondo è che la Parola di questo Evangelo, come peraltro in tutte le Scritture, ci racconta il pellegrinaggio di fede dell’umanità ma ci chiede soprattutto il coraggio di credere nella presenza di D-o, attraverso Gesù pane di vita.
Quello che conta nella relazione con il Signore è la volontà, il fare la volontà. Gesù rivela che attraverso la volontà nulla va perduto; anzi la vita trova pienezza. Diventa eterna e ci fa resuscitare dalle macerie delle nostre incapacità.