21/06/2023 – S. Luigi Gonzaga

Luca 6,17-26

Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti.

 

Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:
“Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo.

 

 

Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti”.

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Di questo brano di Vangelo ci colpisce la frase “Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti”.

Oggi ci vogliamo immedesimare nella folla del brano: leggiamo, infatti, che tutti coloro che si erano radunati da ogni dove in quel luogo pianeggiante erano fortemente motivati ad incontrare Gesù, ad ascoltare le sue parole, perché bisognosi di guarigione dalle loro malattie, dagli spiriti immondi…

La loro brama li spingeva addirittura a volerlo toccare, quasi come per essere “pervasi” dalla sua forza che sanava tutti.

Certo noi oggi non abbiamo bisogno di essere guariti da una infermità fisica o da qualsivoglia spirito immondo … ma vogliamo anche noi sentirci animati da quel forte desiderio di incontro con Gesù, perché consapevoli della forza che viene da Lui per vivere da veri cristiani il nostro quotidiano.

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