21/08/2017 – 21ª Settimana del Tempo Ordinario

“Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. ” (Matteo 24,42-51).
L’Evangelo che ascoltiamo oggi é alla conclusione di un lungo discorso che Gesù rivolge a suoi discepoli, dopo essere uscito dal Tempio di Gerusalemme e aver messo a nudo l’ipocrisia delle autorità religiose.
Gesù invita i suoi amici a vegliare. Non é dato di conoscere il momento in cui tutto si ricapitolerà alla fine dei tempi. L’atteggiamento del credente é quello di essere pronto, come la sentinella che veglia nella notte in attesa dell’alba.
Beato quel servo che sarà pronto ad accogliere il suo padrone al suo arrivo. La ricompensa sarà enorme perché avrà conquistato la sua fiducia.
Però Gesù sottolinea anche il comportamento del servo ipocrita quando il padrone dovesse tardare. Se invece di essere pronto e di vegliare penserà solo a se stesso e a divertirsi, il padrone verrà quando meno se lo aspetta. Allora saranno guai seri.
Tutti questi esempi sono riferiti da Gesù ai suoi discepoli per invitarli a cogliere la presenza del Signore. Ogni istante, ogni momento é una occasione favorevole per questo incontro. Il tempo propizio é quello che stiamo vivendo ora.
Per noi oggi questo passo evangelico ci aiuta a capire, oltre l’atteggiamento dell’umiltà, anche la capacità di non essere distratti ma di essere solleciti.

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