22/02/2021 – Cattedra di San Pietro

“In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del D-o vivente».” (Marco 16,13-19).

I discepoli di Gesù sono stupiti del loro maestro per le sue capacità, i miracoli, l’essere autorevole rispetto alle autorità religiose. Non sono ancora capaci di capire chi è il loro Maestro.

É Gesù che prende l’iniziativa a Cesarea di Filippo, un luogo particolarmente importante per la bellezza e per essere città dedicata al l’imperatore Tiberio Cesare.

La domanda di Gesù é intrigante: “La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?” La risposta è quasi scontata. La gente pensa che Gesù sia uno dei grandi profeti d’Israele.

Gesù però non si accontenta: ma,rivolgendosi ai suoi discepoli, chiede: chi sono per voi? Pietro riconosce che Gesù è il Cristo, il Messia, ma aggiunge una espressione che è molto significativa: Gesù è il Figlio del D-o vivente. Non è una sua espressione ma proprio la presenza di D-o nella sua vita.

La risposta di Gesù è di una potenza incredibile: Pietro ispirato dal Padre è la pietra, la roccia, il primogenito della Chiesa ma anche la testa dura, colui che crede ma spesso sbaglia.

Gesù si fida di Pietro perché sarà lui ad assumersi la responsabilità di condurre la Chiesa, in un nuovo incontro. Noi siamo chiamati, come Pietro, ad essere fedeli testimoni della comunità dei credenti riconoscendo la forza della Parola e il sacrificio del dono eucaristico.

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