22/04/2020 – Mercoledì 2ª di Pasqua

Giovanni 3, 1-7
In quel tempo. Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò dal Signore Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto».

Nicodemo non è un uomo coraggioso: va da Gesù di notte, per evitare polemiche coi Giudei di cui è un capo. Sembra che non abbia da fare domande a Gesù, ma solo afferma qualcosa: arriva fino ad ammettere che Gesù è un maestro. Lì si ferma e non va oltre.
Gesù riconosce il suo dubbio e lo spinge oltre: deve rinascere dall’alto per entrare nel regno di Dio, cioè riconoscere che Gesù è il Messia. Ma qui Nicodemo cede e coglie solo il senso letterale di quello che Gesù gli dice: rinascere dallo Spirito.

Spesso il Papa parla della “mondanità”. All’inizio facevo fatica a capire che cosa volesse dire. Per me mondanità erano feste, bei vestiti, soldi. A poco a poco penso di aver cominciato a capire che ciò che non segue l‘insegnamento di Gesù è mondanità. Quindi credo che Gesù dica proprio questo, quando afferma che ciò che è nato da carne è carne.

In questo periodo le occasioni di ascolto della parola di Gesù sono state molte e se ci lasciamo guidare e consigliare dallo Spirito capiremo la strada per entrare nel regno di Dio, rinasceremo dallo Spirito. Cammino impegnativo, che possiamo compiere solo rispondendo alla Grazia del Signore.
Chiediamogli, perciò, di aiutarci Lui a fare questo passo: a rinascere, ad ascoltare quello che ci insegna lo Spirito.

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