“Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso.” (Luca 24,44-49)
La Parola di Dio è sempre più ricca! Dopo averci ricordato i 2 comandamenti dell’amore verso Dio e verso il prossimo e dopo la Dedicazione del Duomo, della Chiesa Madre dove si incontra la lode a Dio e la comunione fraterna fra gli uomini, ecco il Vangelo ci ricorda oggi che la Chiesa di Gesù è missionaria e va incontro a tutti gli uomini di ogni tempo e luogo, perché, come dice Luca negli Atti degli Apostoli, “Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia” (Atti 10,34). Il dono dello Spirito di Dio raggiunge tutti, perfino i pagani, contro il pensiero dei primi discepoli, che non pensavano che ciò fosse possibile. È lo Spirito che guida la Chiesa! Il discepolo che è “testimone di tutte le cose da Gesù compiute” (Atti 10, 39), testimone della morte e resurrezione di Gesù, non può tenere per sé questa esperienza, ma cerca di comunicarla e condividerla con tutti, è chiamato a portare il Lieto Annuncio, cioè evangelizzare, con i mezzi che la creatività dello Spirito suggerisce! (persino attraverso un blog!). Ma i primi discepoli e noi dopo di loro, come loro, portiamo una Parola che non è nostra, non portiamo una nostra bella opinione, una nostra verità, ma il VANGELO, “la parola della Croce, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani”… che è “potenza di Dio per quelli che si salvano” (1 Corinzi 1,23. 18). Potenza e croce: a noi forse potrebbero sembrare contradditorie eppure ritengo che qui sia la forza dell’annuncio cristiano: la potenza di Dio che si manifesta nell’amore offerto sulla croce e nella Resurrezione alla vita. Dio non ha lasciato Suo Figlio nella morte e con la Grazia dello Spirito “lo ha resuscitato al terzo giorno” (Atti 10, 40). “Dio era con lui” (Atti 10, 38): Gesù in tutta la sua vita passata “beneficando e risanando” (Atti 10,38) non era solo! Ha voluto con sé i suoi discepoli per condividere con loro la sua vita e perché potessero imparare da Lui a vivere da fratelli insieme e raggiungere tutti.
Per noi oggi non ci sono tanti proclami, tante pubblicità, tanti slogan da portare avanti, basterebbe vivere un po’ di più il Vangelo e seguire l’esempio di Gesù e dei primi testimoni. Lasciamoci “aprire la mente per comprendere la Scrittura”(Luca 24,45). Non dobbiamo sforzarci o impegnarci in tante attività, proviamo ad ascoltare la Parola, interpretare la nostra storia a partire da Gesù e fare sempre riferimento a Lui: qui starà la “vittoria”, perché tutti attraverso di noi potranno conoscere e amare il Signore Gesù. Questa è la nostra missione qui ed ora!