23/08/2018 – Santa Rosa da Lima

“Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò” (Luca 14,1-6)

Il Vangelo di oggi ci presenta la guarigione di un uomo affetto da idropisia nel giorno di sabato. Il primo elemento che colpisce è il contesto: Gesù si trova a casa di un capo dei farisei per il pranzo. Egli, quindi, non rifiuta nemmeno l’invito dei suoi avversari, di coloro che “stavano ad osservarlo” (v.1) per mettere alla prova la Sua aderenza ai precetti. Il Maestro porta la novità del suo messaggio anche a questi “uomini giusti”, ma per farlo deve smascherare il male che si annida nel loro cuore: è il peccato di autosufficienza che rende ostili alla grazia e alla misericordia di Dio, un peccato che inchioda alla norma invece di aprire alla Parola che salva. Una seconda riflessione meritano i tre verbi con cui viene descritta l’azione di Gesù:
prendere per mano (l’iniziativa dell’incontro viene da Lui ed esige prossimità, vicinanza, quindi
coinvolgimento anche da parte dell’uomo), guarire (Gesù riconosce la sofferenza dell’uomo che ha di fronte e riversa su di lui la Sua misericordia; non è solo una guarigione fisica, riguarda anche la sua anima ferita dall’emarginazione) e congedare (nel Vangelo non si dice che l’idropico ringraziò Gesù, non a parole almeno, ma nel saluto del Maestro è possibile scorgere la speranza in un cambiamento di vita che si faccia sequela).

Grazie Signore per la Tua ostinazione, per il tornare a bussare alle nostre porte chiuse “persino di sabato”! Aiutaci a superare la brama di bastare a noi stessi, a “sgonfiarci” dalla paura della libertà, che il Tuo amore ci offre.

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