23/10/2017 – 29ª Settimana del Tempo Ordinario

“E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».” (Luca 12,13-21).
Il desiderio umano di possedere é la sfida vera, concreta, che il Signore ci chiede di superare perché ci fa perdere il senso vero della vita e delle cose.
Si può anche vivere nell’abbondanza, si può anche essere ricchi, ma bramare di possedere ci rende alla fine di tutto schiavi e ci fa morire.
Il perché lo troviamo in queste due semplici ed implacabili righe dell’Evangelo di Luca: la vita non dipende dal possesso.
La parabola che segue é la semplice conclusione di una storia umana. Essere insoddisfatti, ambire il di più, demolire e poi ricostruire e alla fine vivere nell’ozio. Come dire: questa é la morte dell’uomo perché questa sera stessa ti sarà chiesto conto.
L’Evangelo ci pone inoltre due sottolineature. La ricchezza é un limite ma anche essa può avere un senso se é fatta circolare, se diventa un bene donato. Quello che conta davvero é costruire tesori nel Signore: questa é la meta finale della nostra vita e della nostra fede.

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