25/11/2022 – S. Caterina d’Alessandria

“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».” (Luca 21,29-33).

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Capire i segni dei tempi, fare discernimento sul tempo, sulla storia, sulla nostra vita non è un’azione opzionale. É un impegno costante di un credente credibile, di ogni persona che con coscienza vuol vivere una fede esigente, non rituale.

C’è un accostamento che possiamo cogliere tra l’esigenza di scrutare i segni dei tempi e l’ormai imminente cammino di avvento che ci prepara ad accogliere il Signore Gesù, il Cristo.

Le parole di Gesù, nell’Evangelo di oggi, non lasciano scampo ad equivoci di sorta. Questo è il tempo propizio, é il nostro tempo e va vissuto in pienezza perché il regno di D-o, il suo venire, è un segno di un oltre dove tutto passerà ma la parola, le parole della fede resteranno fisse per sempre.

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