25/05/2017 – 6ª Settimana di Pasqua

“Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.” (Giovanni 16,16-20).
Che cosa vuole dire il Signore ai discepoli ‘ancora un poco e mi vedrete, un poco ancora e non mi vedrete’?
É chiaro che Gesù dopo aver parlato del Padre, dopo aver espresso la sua identità e aver spiegato il senso del suo mandato, dopo aver annunciato la presenza dello Spirito Consolatore, invita i suoi discepoli ad essere pronti al distacco. Sarà un distacco non facile da accettare.
Lo sappiamo bene cosa voglia dire non vedere più una persona che ci lascia e muore. Non ci sono parole umane per dire il vuoto che si prova. Tuttavia Gesù ci rincuora: tutto il non vedere ci porterà a scoprire la presenza dello Spirito che anima la nostra vita. E nonostante il pianto, il dolore, la sofferenza, la tristezza, con lo Spirito e attraverso lo Spirito la nostra vita troverà la gioia.
Al Signore chiediamo il dono di vedere oltre, di contemplare nelle piccole cose, il senso della gioia.

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