28/08/2017 – Sant’Agostino

“In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.” (Matteo 23,13-22).
Gesù é a Gerusalemme. La folla accorre per sentire il suo insegnamento. É stupita ma non riesce a cogliere del tutto il messaggio di Gesù: “Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.”
L’insegnamento di Gesù va in una direzione opposta a quella delle autorità religiose. Pur invitando la gente a seguire quello che dicono gli scribi e i farisei, invita tutti a non imitare il loro comportamento, perché dicono e non fanno.
Nell’Evangelo di oggi Gesù va giù duro perché non risparmia alcuno comportamenti di scribi e farisei che anziché aprire, chiudono ogni possibilità a chi vuole incontrare il Signore. Sono drammatiche le contestazioni di Gesù. E non lasciano spazio ad ulteriori discussioni.
Il passo evangelico che la liturgia ci offre oggi é un chiaro richiamo a noi a non modellare D-o, a non costruirci un D-o a nostra misura. D-o é il Signore della misericordia. Desidera sempre l’incontro. Non costruiamo comunità che siano chiuse ma aperte all’incontro.

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