29/11/2019 – Venerdì della 34ª Settimana del Tempo Ordinario

“In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».” (Luca 21,29-33).

Ancora l’Evangelo ci aiuta ad avere uno sguardo d’orizzonte. La chiave di lettura è quella di osservare con attenzione ciò che accade alla Natura. La pianta di fico e tutti gli alberi quando, nella loro crescita, germogliano ci ricordano che la stagione estiva é alle porte.

Interpretando questo avvenimento quando verranno gli sconvolgimenti nel mondo sappiamo che il regno dei cieli è vicina.

Ora siamo abituati a vedere continui sconvolgimenti. Ed è proprio questo che ci aiuta a capire che il regno dei cieli è proprio presente, anche tra le tante sgangherate situazioni della vita.

Che cosa vuole dire Gesù con l’affermazione finale dell’Evangelo? Tutto passerà, anche la vita umana ma la Parola, le Parole di Gesù, scaturite da D-o resteranno perennemente iscritte nei nostri cuori.

É quindi la Parola il segno distintivo che dà forza al nostro cammino di credenti, che dà senso alla nostra esistenza umana. E in questa Parola ci sta il senso profondo della presenza di D-o in noi.

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