29/09/2017 – S.S. Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele

Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!».Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».(Giovanni 1,47-51)

 

Il nome “Natanaele” significa “Dio ha donato.
Natanaele fu forse soltanto un generico discepolo di Gesù. Ciò che, però, ci sorprende nel racconto del quarto evangelista è la sua conversione istantanea da uno stato di scetticismo («Da Nazaret può venire qualcosa di buono?») a un’adesione piena («Rabbí, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!»), solo perché Gesù indovina il luogo in cui si trovava prima che Filippo lo invitasse a seguirlo per incontrare il maestro di Nazaret. Costui, infatti, lo aveva lodato come «un vero israelita in cui non c’è falsità».
‘Stare sotto il fico’ oltre a essere segno di pace messianica e benessere, che scaturisce dalla fedeltà all’alleanza con Dio. nella tradizione rabbinica indica lo studio sincero della Torah, favorito dall’ombra prodotta dai rami e dalle foglie del fico, sotto i quali i rabbini sedevano. Gesù aggiunge che il desiderio di verità e la sua ricerca sarà appagata se rimane con lui, alla sua sequela.
Il verbo” vedere” equivale a venire a Gesù e credere in Lui. E’ stando con Lui, che il futuro si dischiuderà.
La sua manifestazione , avviene attraverso una storia – la sua vita – che solo alla fine può svelare pienamente chi Egli sia.
L’immagine del cielo aperto e degli angeli che salgono e scendono rinvia al sogno di Giacobbe. Nella rilettura evangelica il verbo “aprire”: suggerisce che l’apertura dei cieli ormai è un fatto permanente. E cambia anche l’oggetto del vedere: non più la scala, ma il Figlio dell’Uomo.
Gesù è il luogo in cui Dio si manifesta e si comunica agli uomini, lui è la nuova casa di Dio. Gesù è il rivelatore del padre: è colui che ci ha narrato Dio. E’ Lui, l’unico mediatore tra Dio e gli uomini. La correttezza della ricerca e della sequela di Gesù non è rinchiudersi dentro un progetto ma aprirsi alla libertà di una persona, che è Gesù stesso.
Gli angeli sono spiriti incaricati di ministero. La parola “Angelo” significa portare un messaggio o assolvere una missione.
Lo stare con Gesu’ ci incarica di una missione: “essere la “Bella Notizia” nel mondo.

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