30/05/2020 – S. Paolo VI

Gv 16, 5-11

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Eccoci con un Gesù preoccupato, ma accorto e attento verso i discepoli. Mi piace molto e mi intenerisce questo suo modo di agire e di comportarsi come un Padre affettuoso, ma determinato e che rimprovera. Ma è anche
benevolo, come dovrebbero essere tutti i papà.

Mette in guardia, avvisa che lascerà i discepoli e loro rimangono smarriti e confusi. Ma non devono rattristarsi e non devono sentirsi soli, perchè Egli farà ritorno mediante il suo Spirito. Quello Spirito, dono del Risorto, permetterà ai discepoli di continuare la Sua missione, rivelando il suo mistero agli uomini.

Con la venuta dello Spirito nasce il tempo della Chiesa, della comunità, e per noi il compito di rendere testimonianza del Signore Gesù. Come ? Con la preghiera, le intenzioni, le nostre scelte di vita, coerenti e costanti e
aumentando l’ invocazione a Lui.

Lo Spirito dunque soffi abbondantemente su di noi !

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