“In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».” (Luca 9,43-45)
Tutti si meravigliano dei segni di Gesù. Non capiscono però il senso della sua presenza. Vorrebbero che fosse un messia politico. Ma Gesù non é nulla di tutto questo. Anzi é proprio Gesù a non voler mettersi in mostra.
Nelle parole dell’Evangelo di oggi Gesù delinea il percorso e il senso della sua presenza e della sua missione.
In un certo senso é drammatica l’affermazione di questo passo evangelico. Gesù, che alcuni hanno riconosciuto come il figlio di D-o, altri come uno dei Profeti d’Israele, sta per essere consegnato nelle mani degli uomini.
É un paradosso, il D-o della misericordia che si è fatto riconoscere nel suo Figlio unigenito, si consegna nelle mani degli uomini. Questo ci fa capire da un lato quanto é disposto a donarsi il Buon D-o. Dall’altro quanto questo possa pesare nella nostra responsabilità umana verso il Signore che ci ha donato la vita.
Accogliamo queste parole come un monito di responsabilità e apriamo la nostra mente e il nostro cuore ad accogliere il Signore nella nostra vita.