20/10/2017 – Santa Bertilla Boscardin

“Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.” (Luca 12,1-7).
La situazione in cui si trova Gesù si sta complicando. Lo hanno capito i discepoli. Gesù coglie questa occasione per metterli in guardia.
Ci sono tre passaggi importanti che meritano la nostra attenzione e la nostra meditazione.
Innanzitutto Gesù denunzia il male che serpeggia nella nostra vita: l’ipocrisia. L’ipocrisia significa falsità, doppiezza, simulare le cose, far vedere le cose diverse da quelle che sono, nascondere la realtà o essere degli attori.
Gesù invita i suoi discepoli a distaccarsi da questo modo di concepire e vivere la vita. E lo spiega con semplicità disarmante: non c’é nulla di nascosto che non debba essere conosciuto. Anzi molto spesso quello che si pensa sia nascosto viene annunciato con gli altoparlanti.
Il terzo passaggio riguarda il non aver paura della morte fisica. La vera morte può venire molto prima proprio attraverso l’ipocrisia. É questo che ci fa cadere nel baratro della Geenna. Perché tutto é riconosciuto, perfino le cose più banali.
Chiediamo al Signore di aiutarci a non aver paura di sentirci nudi delle nostre fragilità, dei nostri errori. Tu, oh Signore, non ti dimentichi mai di noi!

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