01/08/2017 – Sant’Alfonso Maria de Liguori, Dottore della Chiesa

“La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.” (Matteo 13,36-43).
In questi giorni la liturgia della Parola ripercorre il capitolo tredicesimo dell’Evangelo di Matteo dedicato ad alcune parabole dove Gesù ha presentato la sua missione ed ha spiegato il significato del regno dei cieli alle folle che lo seguivano.
Gesù spiega la parabola della zizzania che viene lasciata crescere in mezzo al grano buono e viene bruciata solo dopo la mietitura.
La mietitura – afferma Gesù – avviene alla fine del mondo, cioè alla conclusione di un ciclo di produzione. Il Signore non fa preferenza nella semina. Elargisce la sua presenza in tutti. Ma alla conclusione raccoglie il frutto.
Forse noi ci aspettavamo ancora una presenza scontata di D-o, sapendo che é buono e grande nell’amore, misericordioso. Tuttavia dobbiamo avere il timore di rispettarlo e non modellarlo secondo i nostri interessi.
Rileggendo il libro dell’Esodo (Es 33,7-11; 34,5-9,28) scopriamo come Mosè ha saputo rispettare la volontà del Signore, riconoscendo l’alterità del Signore, il rispetto e il timore a lui dovuto: “Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi.”
Attraverso questo riconoscimento scopriamo la bontà e la misericordia di D-o, collegata alla giustizia. In questo siamo sempre sorpresi di un D-o che ama e sa aspettare la nostra conversione.

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