04/08/2019 – 8ª Domenica dopo Pentecoste

“Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”

Matteo 22,15-22

Tutta la storia è guidata da Dio. A volte non è facile rendersene conto, perché ci sembra che il mondo vada “a rotoli”, oggi più che mai, come in ogni cambiamento d’epoca. Così deve essere stato agli occhi di Israele che ha faticato a vedere la presenza del Signore nella lunga storia di guerre e assedi e che dunque ha voluto adattarsi alla situazione comune agli altri popoli, dandosi un re: “Saremo anche noi come tutti i popoli” (1Samuele 8,20). Il Signore sa trarre il bene anche dalle pretese e infedeltà di noi uomini, che crediamo di condurre la storia e di sapere quale sia la cosa giusta per noi…

In un certo senso trovo la stessa dinamica nella domanda -provocatoria- posta a Gesù nel vangelo di oggi: gli erodiani erano “filogovernativi”, dalla parte di Erode e dei romani, appunto; volevano capire Gesù da che parte stesse. Forse sono come gli uomini che oggi sono convinti che certe politiche risollevano le sorti di un popolo, che occorre essere autosufficienti, che le soluzioni giuste ai problemi sono quelle economiche e concrete, che bisogna stare dalla parte dei più forti e di chi ha il potere….

La risposta di Gesù mi sembra vada nella stessa direzione della risposta di Dio al popolo tramite Samuele (cfr. 1 Samuele 8,9.22 “Ascolta pure la loro richiesta, però ammoniscili chiaramente… Ascoltali, lascia regnare un re su di loro…”): Dio non impone per forza il Bene, ci lascia scegliere e talvolta sbagliare, perché sa che solo Lui può salvarci ed è Signore della storia. Dio è ben più grande di Cesare!

Sappiamo bene, però, quale sia la responsabilità che Dio ci affida! La politica e il potere temporale sono una cosa seria: il Signore ha concesso i re ad Israele perché regnassero sul suo popolo in nome suo, per garantire pace, “vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio” (1 Timoteo 2,2); per questo il compito urgente di oggi è quello di pregare per i governanti delle Nazioni! Sappiano ricercare il bene di ciascuno e permettere le condizioni di vita dignitose per ogni uomo e donna sulla terra. Dio vuole che tutti si salvino….

 

Noi non possiamo restare neutrali nel nostro tempo! La nostra scelta oppure il nostro silenzio dicono da che parte stiamo: se accanto alla dignità e ai diritti di tutti oppure dalla parte del potere di pochi che credono di reggere le vicende della storia a proprio favore.

Noi a chi ci vogliamo affidare perché si realizzi il nostro desiderio di salvezza? È valido solo per noi oppure è per tutti? sappiamo dare il giusto valore alle politiche umane, senza eludere la nostra responsabilità e senza scegliere il disimpegno?

In questo caldo periodo estivo concentriamoci su ciò che conta veramente…

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