“In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.” (Matteo 11,25-33).
Nel giorno in cui festeggiamo S. Francesco, uomo di santità amato non solo dai cristiani, la Parola ci invita a riflettere su ciò che é piccolo, semplice, nascosto, patrimonio non dei sapienti ma delle persone umili.
La lode al Signore che Gesù ci svela oggi diventa preghiera. Nella piccolezza, nell’elogio ciò che é piccolo, si intrecciano parole che svelano il mistero della presenza di D-o. Nella semplicità, nell’umiltà, nella misericordia il Buon D-o si svela a chi sa e vuole accoglierlo. É la bontà di D-o che fa la differenza. La bontà é Beatitudine che Gesù ha vissuto offrendo l’amore come segno dinamico della presenza del Padre. Padre e Figlio si riconoscono semplicemente così.
Nel Signore della vita possiamo riporre il nostro giogo che é leggero.
S. Francesco ci ha insegnato che nell’umiltà, nella povertà si incontra la gioia di vivere nel Signore. Non facciamoci rubare la bellezza di donare all’altro, specie se é bisognoso: troveremo la stella che illumina il nostro cammino.