03/10/2017 – 26ª Settimana del Tempo Ordinario

“Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.” (Luca 9,51-56).
Il capitolo nono dell’Evangelo di Luca é un intrecciarsi di vicende, di incontri. Gesù accompagna i suoi discepoli verso la missione, svela la sua identità, compie miracoli straordinari. Preannuncia però la fine del suo cammino, annunciando che sarà consegnato nelle mani degli uomini. I discepoli non capiscono.
Nell’ultima parte di questo lungo capitolo di Luca, Gesù prepara il suo ingresso a Gerusalemme. Manda dei messaggeri, viene rifiutato in un villaggio di samaritani.
In conclusione i discepoli Giacomo e Giovanni vorrebbero un’azione forte per dare senso a questo ingresso, perché considerano Gesù il Messia politico.
Quante volte anche noi viviamo la nostra fede chiedendo al Signore di farsi largo contro la insipienza umana? Ed invece il Signore sembra assente?
Anche noi abbiamo spesso un’idea di D-o funzionale ai nostri desiderata. Il Buon D-o invece si fa presente nei frammenti, in ciò che é piccolo, nel povero, nel dolore.
Dobbiamo convertire la nostra vita! Scusa Signore se non ti capiamo.

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