05/01/2021 – Feria del Tempo di Natale

Giovanni 1, 29.30-34

In quel tempo Giovanni, vedendo il Signore Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio». 

Mi colpisce il fatto che Giovanni dica per ben due volte “Io non lo conoscevo”.

Si è fidato di una Parola e ha abbracciato la sua missione (una vita all’insegna dell’annuncio di uno più grande di Lui) senza conoscere Gesù di persona, senza aver condiviso con Lui la sua esistenza come hanno fatto i Dodici.
Eppure non appena lo ha visto, lo ha riconosciuto: quando i suoi occhi di uomo e di profeta lo hanno visto, Giovanni ha testimoniato che “questi – davvero era – il Figlio di Dio”.

Qual è la mia intimità con la Parola? Quale la mia relazione con l’Eucaristia, presenza viva di Gesù in me? Quale il mio riconoscere il soffio dello Spirito nelle circostanze della vita? Se riconosco che Gesù è davvero il Figlio di Dio, capace di dare senso alla mia esistenza, sono capace di farmi suo testimone con parole, gesti, atteggiamenti?
Sono capace di farlo mantenendo, però, l’umiltà di Giovanni, che non ha mai messo la sua persona davanti a quella di Gesù?


Gesù vuol vivere in me.
Lui non si è isolato.
Ha camminato in mezzo agli uomini.
Con me cammina tra gli uomini d’oggi.
Incontrerà ciascuno di quelli che entreranno nella mia casa, ciascuno di quelli che incrocerò per la
strada,
altri ricchi come quelli del suo tempo, altri poveri,
altri eruditi e altri ignoranti,
altri bimbi e altri vegliardi,
altri santi e altri peccatori,
altri sani e altri infermi.
Tutti saranno quelli che egli è venuto a cercare.
Ciascuno, colui che è venuto a salvare.
A coloro che mi parleranno, egli avrà qualche cosa da dire.
A coloro che verranno meno, egli avrà qualche cosa da dare.
Ciascuno esisterà per lui come se fosse il solo.

Madeleine Delbrel

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