05/06/2019 – San Bonifacio

Giovanni 15,12-17
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «[…] Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Il Vangelo di oggi ci riporta nel Cenacolo, dove ascoltiamo il comandamento nuovo di Gesù. Queste parole, pronunciate durante l’Ultima Cena, riassumono tutto il messaggio di Gesù; anzi, riassumono tutto ciò che Lui ha fatto: Gesù ha dato la vita per i suoi amici.
È un amore alto, che non cerca il proprio interesse ma solo il bene dell’altro, che è fondato sulla fiducia, sul rispetto, che non trattiene nulla per sé, che non cerca la propria soddisfazione.

E’ a questo AMORE che siamo chiamati tutti, senza fare grandi cose, ma piccoli gesti nella vita quotidiana, segni concreti dell’amore di Cristo per noi: la vicinanza a un anziano, a un bambino, a un ammalato, a una persona sola e in difficoltà, senza casa, senza lavoro, immigrata, rifugiata… mantenendo una profonda confidenza con Gesù, come con i nostri più cari e veri amici.

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