“Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!»” (Luca 4,31-37).
Gesù interviene a liberare un uomo posseduto da uno spirito impuro. É un fatto che lascia sconcertati le persone presenti nella sinagoga. L’autorevolezza di Gesù nello spiegare le scritture é minata dai dubbi della gente che, di fronte a questo miracolo, rimane interdetta: chi é mai Gesù?
L’Evangelo di oggi ci pone di fronte un tema ricorrente: il demonio, il male serpeggia sempre nella vita comunitaria. É ciò che ci allontana da D-o e dalla sua presenza, che ci instilla il dubbio.
L’interrogativo che dobbiamo porci, come credenti, é chiederci se sappiamo accogliere la presenza di D-o nella nostra vita oppure se ascoltiamo altre voci. Paolo ci ricorda (1Tessalonicesi 5,1-6.9-11) che siamo figli della luce e non delle tenebre.
Guardando alla figura di Madre Teresa di Calcutta, di cui facciamo oggi memoria, scopriamo il vero volto di D-o e la luce intensa per essere illuminati dal bene e dall’amore che, verso i poveri, trova la via più semplice per vivere la nostra fede nel Signore.