06/12/2018 – San Nicola

Matteo 16, 1-12

In quel tempo. I farisei e i sadducei si avvicinarono per mettere alla prova il Signore Gesù e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. Ma egli rispose loro: «Quando si fa sera, voi dite: “Bel tempo, perché il cielo rosseggia”; e al mattino: “Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo”. Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non siete capaci di interpretare i segni dei tempi? Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona». Li lasciò e se ne andò.

Nel passare all’altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere del pane. Gesù disse loro: «Fate attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei». Ma essi parlavano tra loro e dicevano: «Non abbiamo preso del pane!». Gesù se ne accorse e disse: «Gente di poca fede, perché andate dicendo tra voi che non avete pane? Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila, e quante ceste avete portato via? E neppure i sette pani per i quattromila, e quante sporte avete raccolto? Come mai non capite che non vi parlavo di pane? Guardatevi invece dal lievito dei farisei e dei sadducei». Allora essi compresero che egli non aveva detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dall’insegnamento dei farisei e dei sadducei.

COMMENTO

I farisei e i sadducei hanno qualcosa in comune: i primi pensano di garantirsi Dio con la loro osservanza, i secondi cercano di garantirsi la vita con la loro ricchezza. Sia farisei che sadducei, quindi, ricercano la sicurezza (eterna o terrena che sia) al di fuori della fiducia nel Padre. Mostrano di essere diffidenti (cf Mt 12, 22-33), ma la diffidenza è proprio il peccato che va contro l’amore di Dio (cf Es 17, 1-7). I farisei e i sadducei cercano segni che confermino le loro aspettative, che però sono opposte a quelle di Dio.

Che segno può essere dato a chi pretende segni e rifiuta di credere? Il segno sarà la morte e risurrezione di Gesù (il segno di Giona): Gesù arriverà a dare il suo corpo, darà tutto se stesso.

Non solo i farisei e i sadducei sono diffidenti, ma anche gli stessi discepoli. Quando si accorgono di aver dimenticato il pane, subito ne parlano tra loro con preoccupazione: “Non abbiamo preso pane!”. I discepoli non ricordano di essere sulla barca con Gesù, che poco prima ha operato il miracolo della moltiplicazione dei pani. Anche i discepoli, le persone più vicine a Gesù, invece di fidarsi, preferiscono chiedere segni, vogliono che il Signore soddisfi le loro brame. La via per guarire dal “lievito dei farisei e dei sadducei” è fare memoria del fatto dei pani e del dono di Gesù, che ha dato tutto se stesso per noi.

DOMANDE

-Continuo a chiedere segni a Dio? O chiedo a Dio di farmi crescere nell’esperienza del suo Amore e della sua salvezza nei miei confronti?

-So leggere nella mia vita i segni dell’amore e del dono di Dio? Ne faccio memoria?

PREGHIERA

Prego con il salmo 78:

“Ciò che abbiamo udito e conosciuto

e i nostri padri ci hanno raccontato

non lo terremo nascosto ai nostri figli,

raccontando alla generazione futura

le azioni gloriose e potenti del Signore

e le meraviglie che ha compiuto (…).

Dimenticarono le sue opere,

le meraviglie che aveva loro mostrato.

Cose meravigliose aveva fatto davanti ai loro padri

nel paese d’Egitto, nella regione di Tarsis.

Divise il mare e li fece passare,

fermò le acque come un argine.

Li guidò con una nube di giorno

e tutta la notte con un bagliore di fuoco (…)

Parlarono contro Dio,

dicendo: “Sarà capace Dio

di preparare una tavola nel deserto?”.

Certo! Egli percosse la rupe

e ne scaturì acqua e strariparono torrenti”.

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